mercoledì 27 febbraio 2013

VOGLIO ANDARE A VIVERE IN CAMPAGNA (elettorale)


di a.muffinshow e RealGiglio9

VOGLIO ANDARE A VIVERE IN CAMPAGNA (elettorale)
Opera in cinque atti e nessun movimento

Nell’Anno del Signore 2013, 26 febbraio

L’Italia è il Paese che amiamo, qui abbiamo le nostre radici, le nostre speranze, i nostri orizzonti (quali?). Qui abbiamo imparato dai nostri padri e dalla vita il nostro amore per le troie, il campionato e la campagna elettorale. Qui abbiamo appreso la passione per la libertà. Vigilata.
La campagna elettorale è come una campagna militare a Risiko. Bestemmie e amicizie rovinate. E tutto per la Kamchatka. Che poi… che cazzo ci sarà mai in Kamchatka, o in Molise?

Boom. Da veri italiani, da quelli che alle elementari non volevano mai leggere i libri che diceva la maestra, tipo Cuore, non abbiamo fatto come ha fatto Pinocchio. Disubbidienti alla disubbidienza non abbiamo ammazzato a martellate il Grillo, che se nel libro era coscienza di un bambino in potenza, ora è atto di un popolo burattino. VAFFANCULO! [cit. Giuseppe Piero Grillo “urlante, il”].
Tutto questo per portare alla vostra attenzione, cani amici, che ieri notte, al termine degli scrutini un comico non è morto, ma è stato incoronato. Come nella migliore tradizione farsesca. Il miglior carro di questa sfilata post-carnevalesca non ha autista e, se ce l’ha, è completamente ubriaco ed urla contro tutti : vigili urbani, amministrazione comunale, ente provinciale, amministratori condominiali, se stesso…
Voto agli elettori:  3,5. Ma‘ndo vai se la banana nun ce l’hai.

Soddisfazione. Chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna ginnastica, chi non sa insegnare ginnastica scende in politica. Al Professorone uscente pareva non si potesse dire nulla tanto doveva esser l’ago della bilancia e si trova ad uscir di scena così, senza nemmeno il fischio dell’ amatissimo Pierino della PCI (Pessima Commedia Italiana). Questo centro di gravità permanente è così poco visibile che nemmeno Battiato l’avrebbe trovato.
Voto agli elettori: 4 (stronzi). In croce, così Casini è contento.

Rimonta. La nebbia all’irto Colle, piovigginando sale… si chiama Quirinale e in ebraico significa “cranio”. Non ha una croce in spalla, ma una pompetta su per l’uretra e la sua Veronica gli ha portato via pure il sudario. Ma Silvio, che significa Emmanuele, cioè Dioconnoi, non si è fatto sconfiggere dalla Morte Rossa. Come l’araba, pardon, libica fenice è risorto dalle sue stesse ceneri e, tra un pompino e un processo, ha ancora la forza di rosicare seggi agli avversari, prima di calarsi la zip e impecorare tutti quanti. Urbi et orbi. Non sappiamo ancora se salirà Quirinale, Viminale o Vaticano. Anche questa volta, però, stupisce tutti con effetti speciali. And the Oscar (Giannino) goes to…
Kevin Spacey: 110 e lode con slinguazzata accademica
Silvio Berlusconi: Laurea Honoris Causa in Teen, Anal, Face to Mouth, Ass licking, e Master in Fisting.
Voto agli elettori: 2. Ch’avetre rotto‘r cazzo, ch’avete rotto’r cazzo.

Smacchiare. Sto cazzo. I dirigenti PD da bravi vecchi comunisti non redenti comprano lo smacchiatore alla coop e così non riescono a lavare via le macchie dal vecchio ed abbronzato giaguaro brianzolo. Il Partito è come un adolescente al liceo che non ha ancora scelto che strada percorrere: è intelligente ma non si applica, avrebbe le potenzialità ma si perde via in un bicchiere d’ acqua (mezzo vuoto come da sinistrorsa tradizione). La nuova Sinistra – quella vecchia è ormai totalmente rivoltata nelle fosse comuni. E LE FOIBBBE? [Vichi di Casapau] - non ha ancora compreso di cosa (o di chi?) abbia bisogno la futura umanità. Tutta la notte coca e mignotte. L’importante è che siano dell’Est.
Voto agli elettori: 5,5 per crescere perché la rivoluzione oggi no, domani magari, dopodomani ho un apericena e non posso.

Mah. L’ipervolenteroso e carismaticissimo magistrato napoletano non supera la soglia di sbarramento, non entrando in Parlamento e rimando per di più fottuto visto che ora è pure in aspettativa. E c’è anche la crisi. Il futuro? Bah… Sbuff… mica chee… rifare bagaiii?
Voto agli elettori: non abbiamo voglia di darvelo, comunisti di merda.

Altro che le schede e le matite.
Per questi lavori avremmo bisogno dei fucili, cazzo.

Alessandro Luraghi e Mattia Giglio



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